Triathlon: cos’è, in cosa consiste e come funziona

Giacomo Cipriani

Nel corso della lunga e affascinante storia delle Olimpiadi, il triathlon è sicuramente una gara che più di molte altre ha saputo affascinare per completezza e complessità.

Proprio come se fosse il riassunto di un viaggio trasformativo, il triathlon combina tre prestazioni separate che sottolineano l’abilità di un atleta o di un insieme di atleti che effettuano la staffetta, premiando infine coloro che riescono a bilanciare al meglio le proprie energie e competenze al fine di arrivare al traguardo.

In questo articolo potrai scoprire di più sul triathlon, grazie a un excursus sulle origini e il funzionamento di questa disciplina, nonché sugli allenamenti ideali per quanti desiderano iniziare ad avvicinarvisi.

Triathlon: storia olimpica, regole e origini

Atleta che si allena per il triathlonTra le discipline olimpiche più interessanti rientra il triathlon, la cui storia nella più grande competizione sportiva a livello internazionale è avvolta in parte nella leggenda.

La nascita dello sport composto dalle tre discipline viene fatta risalire alla fine degli anni Settanta a Honolulu, nella spettacolare cornice paesaggistica delle Hawaii.

Tuttavia, di recente sono affiorate testimonianze che sembrano comprovare quanto in realtà le prime gare amatoriali in cui ciclismo, corsa e nuoto formavano una sola disciplina si disputassero già in Italia all’inizio del Novecento.

La storia più diffusa concorda però sul ruolo centrale dei commilitoni americani stazionati alle Hawaii che, indecisi su quale fosse la gara di resistenza più impegnativa tra nuoto, bici e corsa, decisero di sfidarsi unendo le tre discipline. Il triathlon è stato regolamentato solo in tempi recenti e, a partire dalla fine degli anni Ottanta, ogni anno si tengono i campionati mondiali. Dall’edizione del 2000 dei Giochi Olimpici, tenutasi a Sidney, la commissione ha deciso di includere questa disciplina per amanti della resistenza fisica.

Una delle varianti più famose del triathlon, ovvero l’Ironman, sottolinea il legame con le Hawaii: qui infatti si disputa tutti gli anni la competizione in grado di attirare tantissimi sportivi in vista del proprio fascino e del contesto nel quale si svolge.

Nel corso della sua pur breve storia, soprattutto per quanto riguarda il numero di Olimpiadi nelle quali è stato presente, il triathlon è evoluto. Nasce infatti come disciplina rigorosamente individuale, nell’ambito della quale erano vietate eventuali collaborazioni tra diverse atleti.

Nella frazione ciclistica veniva penalizzata anche solo l’attività di tenere la scia degli altri. Dal momento in cui il triathlon è approdato ai Giochi Olimpici, tale divieto non sussiste più.

Che cos’è e in cosa consiste il triathlon?

Come suggerisce il nome stesso, il triathlon è una gara che prevede il completamento di tre sessioni successive con un ordine fisso la competizione.

Si inizia con una frazione di nuoto, per proseguire con una di ciclismo e terminare infine con la corsa. Nel conteggio del tempo totale della gara vengono sommate le diverse sessioni, nonché le transizioni necessarie, ovvero nuoto/bici e bici/corsa.

Per portare a termine le tre frazioni, gli atleti hanno bisogno di cambiare l’equipaggiamento durante tali fasi: l’abilità dimostrata nell’ottimizzazione di questi momenti si rivela fondamentale in termini di competizione tanto quanto la capacità di garantire prestazioni sportive impeccabili. A seconda della tipologia di triathlon, sono previste a distanze diverse.

Prendendo a esempio le due più famose, nelle gare olimpiche la frazione di nuoto è lunga 1,5 km, quella di ciclismo 40 km, mentre per ultimare la terza frazione di corsa i triatleti devono percorrere una distanza di 10 km. Per l’iconico Ironman, che è un marchio registrato, le lunghezze aumentano in maniera considerevole.

Per il nuoto la frazione prevede una distanza di 3,86 km, che prosegue con 180,26 km in bici e al termine una maratona da 42,1 chilometri da percorrere a ritmo di marcia.

Triathlon: ecco come funziona

Ora che hai compreso quali sono le caratteristiche del triathlon, possiamo concentrarci maggiormente sul lato pratico.

Come allenarsi per la frazione di nuoto

Atleta durante la frazione di nuoto del triathlonIn qualità di prima frazione della competizione, il nuoto vanta un’importanza fondamentale.

Sin da subito è possibile impostare le caratteristiche della gara in modo tale da assicurare una prestazione bilanciata lungo tutto il percorso.

La tentazione di dare tutto e subito costituisce di fatto il principale nemico, che tuttavia è ben noto agli atleti che si cimentano con il triathlon e che di conseguenza imparano molto presto a tenerlo in considerazione.

Dal momento che il triatleta è chiamato a saper dosare con cura le proprie energie, nell’ottica di avere tutto quel che serve per portare a termine le due frazioni successive. L’allenamento nuoto triathlon, dunque, è fondamentale.

L’allenamento ideale per l’acquaticità prevede un riscaldamento iniziale di una decina di minuti, seguito da esercizi tecnici dei vari stili, ognuno dei quali può essere praticato liberamente, e infine una ripetizione della durata variabile tra i 20 e 40 minuti.

Allenamento per il ciclismo

Ciclista

La frazione mediana è quella in sella alla bicicletta. Per riuscire a mantenere una buona posizione di gara, senza produrre un eccessivo dispendio di energie, questo è proprio il momento più delicato.

Ecco dunque che un allenamento ciclistico adeguato mira a combinare sedute specifiche in base al tipo di terreno, con una solida preparazione a livello di resistenza.

La frazione di ciclismo può prevedere diversi livelli di difficoltà. In tal senso, la preparazione atletica per il ciclismo e l’allenamento ottimale aiuta a sviluppare e mantenere un ritmo uniforme per tutti i tratti pianeggianti, nonché a intervallare eventuali movimenti di recupero a tratti in pendenza.

Programma di allenamento per la corsa

Per quanto concerne la terza e ultima frazione che completa una competizione agonistica di triathlon, si rivela fondamentale andare ad agire sull’equilibrio perfetto tra performance e resistenza.

Le sedute di allenamento sono dunque concentrate inizialmente sulla capacità di costruire e implementare la gestione aerobica dello sforzo. Tale obiettivo viene raggiunto attraverso una preparazione atletica di corsa che si svolge prevalentemente tramite corse lunghe a ritmi non elevati, con pendenze miste per simulare gli effetti di terreni pianeggianti, così come collinari.

In tal senso aumenta parallelamente la forza muscolare dell’atleta che, quando avrà raggiunto una condizione fisica ritenuta ottimale, andrà ad aumentare in maniera graduale la durata delle sessioni fino a giungere a massimo di due ore.

Con una solida preparazione per lo sforzo aerobico, è possibile successivamente affinare le tecniche di corsa per arrivare ad accorciare sempre più i tempi sulle lunghe distanze.

Si tratta di un lavoro di grande equilibrio, che deve ovviamente svolgersi in perfetta sinergia assieme ai preparatori che possono affiancare nel percorso di allenamento a seconda di quali categorie di triathlon vengono perseguite.

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